genomascenico®
anno: 2018
performance interattiva

concept:
Nicola Galli
cast 2022: Margherita Dotta, Nicola Galli, Massimo Monticelli, Silvia Remigio
cast originale: Gloria Dorliguzzo, Margherita Dotta, Nicola Galli, Paolo Soloperto
assistente al tavolo di gioco: Giulia Melandri
produzione: TIR Danza / stereopsis
in collaborazione con: MUSE Museo delle Scienze, Centro Culturale S. Chiara, Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza
durata: 45 minuti

creazione selezionata per l'azione Danza Urbana XL 2019

Genoma scenico® è una performance interattiva di danza che si basa sulla stretta relazione tra pubblico e performer.
Genoma scenico si struttura in una sessione di gioco nella quale le persone sono coinvolte attivamente nella creazione di brevi performance di danza, facendo esperienza del ruolo di autorə e coreografə grazie all'impiego di un dispositivo ludico.
Così come ogni essere umano possiede un codice genetico unico e inimitabile, allo stesso modo il pubblico è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all'impiego di un dispositivo ludico liberamente ispirato alla ricerca genomica, disciplina che ha l'obiettivo di mappare il patrimonio genetico che guida lo sviluppo e il funzionamento degli organismi viventi.
Il dispositivo si compone di 33 tessere disposte su un tavolo da gioco che rappresentano una varietà di parametri possibili che determinano una performance. Ogni partecipante può scegliere liberamente 7 tra le 33 tessere per generare una personale "stringa genomica" che contiene tutte le informazioni che andranno a comporre una breve performance: il numero di interpreti che agiranno la stringa, lo spazio nel quale dovranno danzare, le qualità di movimento, la durata, la qualità del suono e la direzione della luce.
Ogni singola stringa genomica generata dalla selezione delle tessere – metafora scenica della casualità con cui si compone un reale corredo cromosomico – verrà interpretata e agita istantaneamente dai performer come esito artistico, unico e irripetibile delle circostanze e dell’ambiente sociale.

4 performer • 33 tessere • più di 70.000 • combinazioni


Nicola Galli

Nicola Galli

genomascenico® - dispositivo digitale
performance in live streaming per 10 utenti

concept e elaborazione digitale: Nicola Galli
danza: Margherita Dotta, Nicola Galli
assistente al tavolo di gioco: Giulia Melandri
con il supporto di: Rete Almagià, Cantieri Danza

progetto vincitore di RESIDENZE DIGITALI - a cura di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT e Anghiari Dance Hub, in partenariato con ATCL per Spazio Rossellini, con il supporto di MiBACT, Regione Toscana, Regione Marche, Regione Lazio e con i Comuni di Rosignano Marittimo (Li), Sansepolcro (Ar) e Anghiari (Ar) Fondazione CR Firenze, Nuovi Pubblici

durata:
45 minuti

Genoma scenico | dispositivo digitale è una performance di danza agita in live streaming, nata come segno di risposta attiva alla crisi Covid-19 e come sperimentazione di utilizzo consapevole delle nuove tecnologie.
Mantenendo il carattere di interazione tra pubblico e performer - peculiarità del progetto originale - Genoma scenico si struttura in una sessione di gioco nella quale le persone sono coinvolte attivamente nella creazione di brevi performance di danza, facendo esperienza del ruolo di autorə e coreografə grazie all'impiego di un'originale piattaforma di gioco online.
La performance è ispirata alla ricerca genomica, disciplina che ha l'obiettivo di mappare il patrimonio genetico che guida lo sviluppo e il funzionamento degli organismi viventi.
Così come ogni essere umano possiede un codice genetico unico e inimitabile, allo stesso modo il pubblico è invitato a scoprire l’originale unicità della performance, grazie all'impiego di un dispositivo ludico digitale.
La piattaforma di gioco è strutturata per accogliere 10 utenti - intesi come singole persone o piccoli gruppi di giocatori e giocatrici - e offre la possibilità a tuttə di comunicare attraverso live chat e seguire la diretta video. Inoltre, è presente un tavolo vituale utile per interagire con i performer, composto da 32 tessere che rappresentano una varietà di parametri possibili che determinano una performance.
Ogni partecipante può scegliere liberamente 7 tra le 32 tessere per generare una personale "stringa genomica" che contiene tutte le informazioni che andranno a comporre una breve performance: il numero di interpreti che agiranno la stringa, lo spazio nel quale dovranno danzare, le qualità di movimento, la durata, la qualità del suono e la direzione della luce.
Ogni singola stringa genomica generata dalla selezione delle tessere – metafora scenica della casualità con cui si compone un reale corredo cromosomico – verrà interpretata e agita istantaneamente dai performer come esito artistico delle scelte del pubblico.
Al termine della partita, tutti i giocatori e giocatrici saranno coinvoltə in una sfida finale per decretare il migliore decodificatore o la migliore decodificatrice della partita di gioco.

Nicola Galli

"E’ forse una delle produzioni italiane più significative di questo buio momento storico per lo spettacolo in cui il web è diventato il vecchio “garage” dove parcheggiare o rottamare qualunque cosa per mostrarsi “attivi” e “performanti”.
[...] Se anche ci siamo man mano assuefatti a essere spettatori digitali di contenuti riversati a raffica sui vari canali social, con un occhio al desktop e l’altro al cellulare, non abbiamo però, perso la capacità di comprendere quando un progetto ha fatto davvero un passo in avanti sul tema del rinnovamento della scrittura scenica, della drammaturgia o coreografia sul web.
Così è stato per Nicola Galli che facendo inconsapevolmente suo il tema della “cultura convergente” di Henry Jenkins, unendo cioé gaming e teatro e usando l’ambiente web e le sue dinamiche interattive, ha creato un gioco coreografico collettivo davvero ben congegnato.
[...] Ma non è solo un gioco: il lavoro coreografico si è interfacciato in modo preciso con quello informatico per definire aree di spostamento, potenziali movimenti possibili per non “uscire” dal campo visivo dello spettatore.
Accorgimenti e limiti di tempo e spazio diventano come la rima e la metrica, una possibilità creativa infinita, migliaia di possibili variazioni intorno a un solo luogo dato che noi guardiamo dal video live. Nessun automatismo algoritmico: la creazione è viva e presente, e il senso di coinvolgimento deriva proprio dal gioco qui e ora, che è accattivante quanto più le regole sono chiare e quanto più il gioco è espresso in ogni sua sfumatura collettiva. "

Anna Maria Monteverdi [ www.annamonteverdi.it ]


"La purezza estetica minimale delle 33 tessere, la trascrizione calligrafica e simbolica della varietà di elementi che compongono uno spettacolo di danza ha trovato una versione virtuale di elevata bellezza; la chat, che apparentemente collegava ma non univa i concorrenti in una naturale alleanza (cosa che solitamente avviene con Genoma Scenico giocato dal vivo) si è connotata allora come strumento per la conduzione del gioco. L’introduzione alle regole, dapprima prevista come video pre registrato introduttivo, viene invece lasciata alla declamazione diretta dal vivo, nel tentativo di entrare in empatia con i partecipanti e di creare un'atmosfera più calda e accogliente.
[...] Parte del successo di questa esperienza di residenza e della sua restituzione nasce a mio avviso dalla naturalezza della migrazione del progetto da offline a online; il gioco piace, diverte e convince perché il concept e la sua traduzione digitale non sono mai stati concepiti e realizzati letteralmente, anzi: Genoma Scenico trova su internet e nella dimensione virtuale l’istantaneità della composizione coreografica, l’interattività, la purezza estetica originari, ma anche nuove possibilità di evoluzione, facendo aumentare le combinazioni possibili."

Federica Patti [ diario di bordo - residenze digitali ]


"[...] Il «gameplay», ovvero la somma delle nostre azioni all’interno dell’ambiente interattivo, si configura in una forma di scrittura live coding partecipativa dagli stessi spettatori. L’utente ha a disposizione una gamma di simboli che, come dei codici, forniscono live precise informazioni coreografiche ai danzatori.
Ad ogni partecipante viene richiesto di formare la propria linea di codice, producendo una vera e propria coreografia modulare e rendendo ogni esibizione unica e virtualmente irripetibile. L’interazione diventa scrittura vera e propria, e lo spettacolo diviene ponte tra l’autore e lo spettatore in una sorta di continua creazione, una mutevolezza imprevedibile ritmata a suon di «click!»."

Giuseppe di lorenzo ["Punta e clicca", La Falena - 1/2021 ]